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Forza NAPOLI !!! |
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Scritto da Domenico |
Per me, la Befana non è arrivata il 6 gennaio, come per tutti bambini e adulti, ma solo giovedì 8 e, nel corso della lettura, capirete il perché! Erano le 18:00, squilla il telefono, un signore di nome Enzo, proprietario del Ristorante ”La lanterna del porto” di Castelvolturno, zona Villaggio Coppola, mi disse: ”Ho una cena di una trentina di persone, se non avete impegni gradirei un v/s intervento con la posteggia, in quanto la comitiva vuole fare ascoltare e dedicare ad un loro gradito ospite, un personaggio di Roma: ”Oje vita, oje vita mia". Risposi che non c’era nessun problema e che potevano chiedere al momento tutte le canzoni che volevano ascoltare! Concordammo il tutto: badget, orario, luogo e tutto! Bisognava trovare un mandolinista libero del gruppo, al 3° tentativo (ho la possibilità di tentare fino a 6) fui fortunato, trovai libero Gabriele, 19:30 in auto e dopo un’oretta arrivammo a destinazione!AL PARCHEGGIOAl parcheggiatore chiedemmo l’entrata del locale ma replicò subito: ”Non vi faranno entrare, c’è una cerimonia privata e non c’è niente da fare!” Solo quando dissi che ci aveva invitato il proprietario, ci fece scendere dei gradini e ci trovammo sul molo del porto, ma fummo di nuovo fermati da un gruppo di giovanottoni che replicarono le parole del parcheggiatore! Niente da fare! Se non fosse arrivato Enzo, il proprietario, che nel frattempo era stato chiamato da qualcuno del gruppo, noi non saremmo mai entrati! FINALMENTECi fecero entrare in sala, proprio col brano: “O surdato nnammurato” Che calore, (a differenza degli gelidi minuti di intrattenimento esterno) e che accoglienza da parte del gruppetto seduto e che applausi! Cantavano proprio tutti: sembrava di stare in uno stadio ed infatti mi accorsi subito che si trattava della squadra del NAPOLI. Io sono tifoso del Napoli, già da piccolo, abbonamento per tanti anni, anche ai tempi di Maradona, ed attualmente seguo le partite in diretta-TV, in casa (nel bene!) ed in trasferta (nel male, spero ancora per poco!) LO SCHIERAMENTORestai quasi di stucco, continuavo a cantare e suonare ma nello stesso tempo contavo i giocatori: a capo-tavola c’erano i due portieri, IEZZO e GIANELLO, uno di fronte all’altro! Alla dx del primo c’erano BLASI, CANNAVARO, PIA, ARONICA, NAVARRO, DENIS, LAVEZZI, BOJACINO, MAGGIO e RUSSOTTO (in tutto 10) che avevano di fronte (stando alla sx di IEZZO)…GRAVA, MONTERVINO, RINAUDO, DALLA BONA, CONTINI, PAZIENZA, ZALAYETA, GARGANO, HAMSIK e SANTACROCE. LO SHOWAl 2° tavolo erano seduti i Dirigenti tutti, che cenavano tranquillamente, ascoltando le canzoni e seguendo poi col sorriso l’ esibizione del massaggiatore CARMANDO, improvvisatosi e con successo provetto cantante! I giocatori facevano battute fra loro e ad ogni fase finale di Carmando applaudivano a scena aperta,solo alcuni (certamente i più confidenziali) forse non avendo confettini, gli lanciavano delle piccole roselline……di pane! Niente di pericoloso, qualcuna sarà capitata anche a Gabriele, trovandosi sulla traiettoria del massaggiatore, ma certamente non subì nessun danno, anzi si mise pure a ridere! Carmando ci deliziò con la sua “Reginella”, “Malafemmena”, la “Carmè, Carmè” di Totò ed infine con “Tu can un chiagne”. Al termine dell’ultima esibizione, tutti i giocatori, per scherzare e deriderlo, si portarono il tovagliolino agli occhi, facendo finta di piangere! La sua performance terminò in un’allegra risata generale, in quanto era sì bravo, ma cantare in quello “stadio” ostico, per lui non abituato, risultò alquanto complicato! LE RICHIESTELe richieste fioccavano, pure gli stranieri si sbizzarirono, ZALAYETA ci chiamò e additando DENIS.”Per favore, un tango per lui”. Il Pocho si alzò, venne vicino a noi due e disse: ”Dopo, un’altra volta,…Oje vita, oje vita mia!” A farla da padroni logicamente furono i partenopei, come CANNAVARO (Simme ‘e Napule, paisà), IEZZO (O sarracino), ARONICA (Tu vuò fa l’americano), RINAUDO (Funiculì, funiculà) e mi ricordo ancora BLASI (Tu si na cosa grande)………..Tutti cantavano con noi, ad un certo punto la mia voce era superflua, non si sentiva più! Si ripetè “O surdato nnammurato” in coro e poi tutti via con alcuni accompagnatori, tra cui Carmando! Erano più o meno le 21:30! Io pensai tra me: ”Stanno proprio bene…sono ritornati dalle ferie con molta allegria ed euforia! Domenica, povero Catania!” SUGGERIMENTIParlai per un momento con RUSSOTTO, SANTACROCE e BLASI e suggerii loro -- in qualità di ex arbitro di calcio -- di non protestare troppo quando l’arbitro ha già fischiato e preso una decisione; si può solo ricavare una bella espulsione e conclusi: “Fate che sia il K a protestare, vi siete già dimenticato quando a S. Siro il K del Milan, che non voglio neanche nominare, perché non possono e non devono trattarci in quel modo (v. diverbio con HAMSIK!), esagerò talmente con il direttore di gara per una protesta inesistente, da dare l’impressione di aggredirlo e di volerselo addirittura “mangiare!” Neanche la semplice ammonizione! E’ certamente una vergogna! Ma lasciamo stare! LA DIRIGENZACi soffermammo al tavolo della Dirigenza che stava ancora consumando la cena e li intrattenemmo con 2 strumentali..”Torna a Surriento” e “O sole mio” Poi arrivarono le richieste, come appunto si dice: “ L’appetito vien mangiando!”---Si volle ascoltare la canzone che N. Taranto dedicò alla figlia Maria al suo matrimonio, “Lusingame!” e piacque tanto tanto a mister REJA…un altro dirigente volle ascoltare “Dduje Paravisre” ed infine la richiesta del D.T. MARINO,…che è anche la mia preferita “Carmela” del grande maestro S.Bruni! L'INVITOA conclusione ci fecero sedere con loro e diedero ordine di servirci quello che volevamo: a noi, in particolar modo, a Gabriele, in quanto molto goloso, fece piacere ordinare solo una fetta di torta che avevano preparato per il Napoli, la cui superficie superiore era ricoperto di azzurro! FORZA NAPULE e W. IL NAPOLI. IL RITORNOLungo la strada del ritorno, Gabriele, che non è poi un acceso tifoso come me, non si capacitava di essere stato con tutti i calciatori e dirigenti del Napoli e tra se diceva: ”Chissà che diranno le mie figliole, quando lo sapranno! Sono due accanite tifose!” ed io replicavo: “Figurati, quando lo sapranno i miei due figli maschi, Ferdinando e Bartolo, mio genero Enzo ed il figlio Nunzio di 6 anni! Egli sta ogni domenica sempre vicino alla TV per seguire con noi adulti le vicende della nostra squadra del cuore!" |